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Visualizzazione dei post da ottobre, 2018

IL POTERE DELLA SCIENZA

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BACONE  Bacione ritiene che lo scopo della scienza sia il dominio sulla natura, al fine di assicurare all'uomo il miglioramento delle condizioni di vita . Egli sostiene anche che l'uomo debba affiancarsi dal principio di autorità e dalla superstizione e dei pregiudizi che ostacolano la conoscenza. Tali pregiudizi che ostacolano la conoscenza vengono rappresentati dalla dottrina degli idoli , suddivisa in: - IDOLI DELLA TRIBU' ovvero i pregiudizi derivano dal fatto che gli uomini interpretano le cose in base ai propri schemi mentali o bisogni - IDOLI DELLA SPELONCA , i pregiudizi derivano da ereditarietà, educazione e ambiente - IDOLI DELLA PIAZZA , i pregiudizi derivano dall'uso arbitrario o inappropriato delle parole  - IDOLI DEL TEATRO , i pregiudizi derivano dalle dottrine delle diverse scuole filosofiche.  Bacione sostiene che la scienza debba adottare un nuovo metodo induttivo articolato in: - OSSERVAZIONE DEI FENOMENI - RACCOLTA DEI DATI

LA NASCITA DELLA SCIENZA MODERNA

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GALILEI  Galilei dimostra la verità della teoria eliocentrica copernicana, a quale non è in contrasto con la Bibbia infatti fede e scienza hanno competenze e linguaggi diversi . Egli critica il principio di autorità, che determina un sapere astratto caratterizzato da finalismo ed essenzialismo. Infine elabora il metodo scientifico, articolato in 3 punti: - SENSATE ESPERIENZE cioè le esperienze compiute mediante i sensi , detto anche momento osservato induttivo. - NECESSARIE DIMOSTRAZIONI cioè i ragionamenti condotti su base logico matematica , detto anche momento ipotetico deduttivo. Questi due momenti portano al terzo punto, ovvero CIMENTO O VERIFICA , che rappresenta la prova dei ragionamenti scientifici attraverso procedure sperimentali.

MONTAIGNE E LA RICERCA DI UN NUOVO EQUILIBRIO SPIRITUALE

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MONTAIGNE NEI SAGGI  Montaigne afferma che l'uomo è un essere incostante e debole che possiede una natura incompleta e mancante dunque non può essere considerato il fine dell'universo . Egli sostiene che il relativismo culturale secondo cui l'uomo europeo non è superiore agli altri popoli e occorre rispettare tutte e culture , soprattutto quelle non corrotte dalla civilizzazione. Inoltre sostiene una posizione di umile scetticismo, secondo cui non c'è alcuna opinione o dottrina che si possa definire in assoluto superiore a un'altra , infatti non ci sono criteri oggettivi di valutazione. Infine sostiene anche una posizione di epicureismo moderato, secondo cui occorre ricercare la salute e l'equilibrio psicofisico che si ottengono con la moderazione e il rifiuto degli estremismi , per questo è opportuno che l'uomo coltivi la filosofia , che ci distanzia dalle cose terrene e ci insegna a controllare la paura. 

FILOSOFIA DELLA NATURA

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GIORDANO BRUNO Giordano Bruno afferma che l'universo è uno spazio infinito costituito da infiniti mondi infatti Dio è il principio primo infinito da cui non può discendere che un effetto infinito . Inoltre sostiene che Dio è immanente nella natura in quanto costituisce l'anima del cosmo che informa e plasma la materia, come tale è conoscibile dall'uomo . Egli esalta la tecnica e lo spirito d'iniziativa dell'uomo infatti l'uomo è superiore agli animale perchè possiede l'intelletto e le mani ossia gli strumenti con cui manipola e conosce le cose del mondo in vista del progresso tecnico e scientifico. Infine indica la natura come in vertice della conoscenza infatti essa è oggetto dell'ardore conoscitivo dell'uomo , il quale riesce a sottrarsi ai desideri bassi e volgari e scopre di essere egli stesso natura 

RINNOVATO INTERESSE PER LA NATURA

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UNA NUOVA VISIONE DELLA NATURA Questa nuova visione della natura è considerata come una realtà governata da leggi che sono oggetto di studio scientifico. E' presente in Bernardino Telesio, il quale nasce a Cosenza e riorganizza l'Accademia cosentina (un'istituzione che aveva lo scopo di diffondere la cultura) Egli critica la scienze del passato e afferma che la natura va studiata secondo i propri principi che sono le forze del caldo , del freddo e la materia inerte , tutto ciò attraverso uno sforzo conoscitivo interamente umano. La stessa visione della natura è presente anche in Tommaso Campanella, il quale nasce a Stilo e rigetta la cultura libresca, si appella all'esperienza diretta della natura e della vita riprendendo il naturalismo e il sensismo di Telesio, e infine propone un modello ideale di società in cui è abolita la famiglia e condannate la proprietà privata e la schiavitù e rivestono grande importanza alla scienza e al lavoro 

FILOSOFIA MODERNA

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LE FASI DELLA FILOSOFIA MODERNA La filosofia moderna si presenta come l'ultima grande espressione di quella filosofia della storia e del progresso che aveva preso avvio proprio con la crisi del Medioevo e l'avvento dell'Umanesimo e Rinascimento. E' dunque opportuno distinguere nel complesso i seguenti nuclei tematici: - UMANESIMO E RINASCIMENTO sono periodi che costituiscono il momento aurorale della modernità - ILLUMINISMO E LA FEDE NEL PROCESSO CIVILE E MORALE DELL'UMANITA' rappresentano la riflessione propria del settecento - IDEALISMO TEDESCO si caratterizza come una delle ultime grandi narrazioni che esaltano la fede nella ragione, nello spirito, nel progresso e nell'inevitabile esito di civilizzazione della storia

PLATONE E ARISTOTELE

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LA RISCOPERTA DI PLATONE E ARISTOTELE Con l'Umanesimo si verifica una vera e propria riscoperta di Platone , le cui opere vengono conosciute integralmente grazie alla traduzione in latino realizzata da Marsilio Ficino, anche gli studi aristotelici subiscono una profonda rivisitazione. Tra platonici e aristotelici si evidenza una contrapposizione tra due diversi orientamenti culturali: se i platonici sono interessati soprattutto a una rinascita spirituale e religiosa gli aristotelici trovano nei testi di Aristotele uno stimolo per l'approfondimento della ricerca nazionale e naturalistica. I centri di queste due correnti si trovano uno a Padova e l'altro a Firenze.

UMANESIMO E RINASCIMENTO

Età moderna Nel quattrocento si sviluppa il fenomeno dell'umanesimo, che si propone il ritorno al mondo classico, per ridare vita a una cultura che collocava al centro dei propri interessi l'uomo, la sua dignità e la libertà. Nel cinquecento dispiega più ampiamente i suoi frutti in tutti i campi, dall'arte alla filosofia, dalla ricerca sulla natura alle nuove tecniche, e si diffonde in Europa venendo ad assumere il nome di RINASCIMENTO. UMANESIMO e RINASCIMENTO sono i due grandi eventi che affermano la centralità dell'uomo nel cosmo. L'uomo era considerato artefice del proprio destino, cioè padrone e responsabile della propria vita. I pensatori di questa epoca, infatti, ritengono che Dio, creando l'uomo, gli abbia affidato anche il dominio sulla terra e su tutte le altre creature. Per raggiungere questo ambizioso obiettivo è necessario che egli si impadronisca dei segreti della natura attraverso lo studio dei suoi principi. Di qui il rinnovat